Con l’approvazione del D.L. liberalizzazioni diventa legge anche il nuovo assetto delle professioni che contiene molte novità per le categorie: dalla necessità del preventivo, al tirocinio abbreviato, dalla pubblicità che non sarà più sottoposta al controllo degli ordini alla polizza assicurativa obbligatoria.
Il gradimento da parte dei diversi ordini è differente: ad esempio, in tema di società tra professionisti, si rileva una ferma opposizione da parte degli avvocati mentre si rileva un estremo interesse da parte degli ingegneri.
In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, si segnalano le principali novità approvate con il decreto:
– Tariffe: vengono abrogate le tariffe delle professioni regolamentate, tuttavia restano in vigore altri 120 giorni nel caso in cui debba essere il giudice a liquidare un compenso. Così come restano fissati ex lege i compensi per le prestazioni dei professionisti incaricati dal giudice (come le consulenze tecniche d’ufficio);
– Preventivo: non sarà obbligatorio il preventivo scritto, ma resta comunque l’obbligo per il professionista di indicare, «nelle forme previste dall’ordinamento», un cosiddetto «preventivo di massima»;
– Polizza assicurativa professionale: a partire dal prossimo 13 agosto i professionisti dovranno stipulare una polizza assicurativa professionale (nel frattempo occorre comunque informare il cliente dell’esistenza o meno della polizza stessa anche prima della sua obbligatorietà);
– Tirocinio: la durata massima del tirocinio si riduce da 24 a 18 mesi e i primi sei mesi di pratica possono essere svolti in concomitanza con il corso di studio per il conseguimento della laurea di primo livello o della laurea magistrale o specialistica;
– Società tra professionisti: al via le nuove società in cui possono essere soci sia i professionisti iscritti ad un ordine, albo o collegio, sia investitori di capitale (persone fisiche o società). In tal caso la partecipazione dei professionisti non può essere inferiore ai due terzi quando la società assume deliberazioni o decisioni. (Il Sole 24 Ore del 22 marzo 2012, pag. 15, Giorgio Costa )