Da ieri, con l’entrata in vigore del Decreto Sviluppo (D.L. n. 83 del 2012), per i pagamenti effettuati per i lavori di ristrutturazione edilizia è possibile usufruire della detrazione IRPEF del 50 per cento della spesa, in luogo del precedente limite del 36 per cento.
Tuttavia, l’entrata in vigore del D.L. trascina con sé il problema della sovrapposizione tra i due sconti spettanti per interventi finalizzati al risparmio energetico: quello nuovo che dà diritto a una detrazione IRPEF del 50 per cento e quello che consente di arrivare al 55 per cento.
Sulle spese per il risparmio energetico queste due detrazioni coesistono da ora sino al 31 dicembre: sino all’entrata in vigore del decreto legge n. 83 del 2012, l’unica strada era quella del 55 per cento, con relative pratiche, documentazioni e certificazioni. Ma ora è possibile scegliere: ci sono alcuni casi in cui il 50 per cento potrà essere usato anche per interventi che oggi non danno diritto al 55 per cento (ad esempio, l’installazione di una schermatura mobile solare): di fatto, tutti gli interventi al 55 per cento costituiscono un sottoinsieme di quelli agevolabili al 36 (ora 50) per cento, tranne che per la documentazione da produrre.
Tuttavia sugli interventi per i quali è possibile il confronto, cioè tutti quelli per i quali era anche previsto il 55 per cento, occorre fare una riflessione: per ottenere il 50 per cento (ex 36 per cento) serve che sia soddisfatto il rispetto della normativa, attestato da idonea documentazione, che però non è stata ancora emanata.
Pertanto, in attesa dei chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, l’autore suggerisce di optare comunque (sino al 31 dicembre) per il 55 per cento: anche se la pratica costa, in generale la spesa sarà coperta da quel 5 per cento in più di detrazione e non si rischia di incorrere in errore. (Il Sole 24 Ore del 27 giugno 2012, pag. 12, Saverio Fossati )