Il recente aumento dell’aliquota IVA dal 20 al 21 per cento si è rivelato una misura inefficace e controproducente: anziché assicurare l’incremento di gettito ha fatto crescere l’evasione fiscale rendendola più remunerativa.
Peraltro, non si può sostenere che la recessione è la causa principale del calo del gettito IVA dal momento che questa imposta si applica al valore monetario di merci e servizi e non alle quantità vendute.
È stato infatti rilevato che nel primo trimestre 2012 i consumi delle famiglie sono cresciuti di un miliardo di euro rispetto al 2011 ma l’imposta sul valore aggiunto netta è contestualmente calata di 789 milioni di euro.
Pertanto l’autore evidenzia che il rinvio al prossimo anno del nuovo aumento delle aliquote IVA dovrebbe essere utilizzato per riflettere sulle anomalie di questa imposta che andrebbero prima rimosse se si ha come obiettivo il miglioramento dell’adempimento spontaneo. (Italia Oggi del 12 luglio 2012, pag. 23, Roberto Convenevole )