Al termine del Consiglio dei Ministri di venerdì 24 agosto è emersa una strategia in 20 punti che dovrebbe portare all’Italia uno stimolo per la crescita. Partendo dalla digitalizzazione del Paese per passare poi attraverso infrastrutture, semplificazioni, liberalizzazioni, incentivi e molto altro.
È la cosiddetta «Agenda del Governo – Obiettivo crescita» che, in dettaglio, riguarda le seguenti iniziative:
- Autonomie Locali: tra gli obiettivi vi è la riorganizzazione delle articolazioni periferiche dello Stato (prefetture, questure, ecc.) secondo i territori delle nuove province e la razionalizzazione del sistema delle competenze legislative regionali;
- Semplificazioni: emanazione di un regolamento sull’Autorizzazione unica ambientale per le P.M.I., decreti per le comunicazioni telematiche tra i Comuni dei dati anagrafici e di stato civile e la semplificazione in materia di attività produttive;
- Liberalizzazioni: piena attuazione al quadro di liberalizzazioni ed elaborazione di una nuova legge per la concorrenza per estendere ulteriormente l’apertura dei mercati;
- Agenda digitale: realizzazione delle reti di nuova generazione, sviluppo del commercio elettronico e creazione di una piena digitalizzazione dei rapporti tra cittadini e P.A.;
- Beni culturali: dovrà essere presentato il Piano strategico per il Turismo e lo sviluppo delle iniziative legate a Expo 2015. Inoltre è prevista l’approvazione della legge quadro per lo spettacolo e la definizione dei “piani paesaggistici”;
- Diplomazia: dovranno essere ratificati gli accordi internazionali in materia fiscale, previdenziale, di promozione e protezione degli investimenti e di cooperazione culturale e scientifica, oltre la promozione della cultura e della lingua italiana;
- Fisco: viene prevista la revisione delle agevolazioni fiscali-contributive, la razionalizzazione dei trasferimenti alle imprese, il D.D.L. di delega fiscale e la riforma del catasto dei fabbricati;
- Giustizia: dovranno in particolare essere regolamentate le attività di lobbying;
- Difesa: viene disposto il proseguimento delle missioni militari internazionali all’estero, la revisione del codice militare penale di pace e l’individuazione dei settori strategici nella Difesa e nella Sicurezza per esercitare la golden share;
- Lavoro: dovrà essere rafforzata la partecipazione dei lavoratori, dovrà diminuire la transizione scuola-lavoro e quella disoccupazione-occupazione e, infine, dovranno essere razionalizzati gli incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile;
- Scuola e università: viene prevista una “scuola più digitale” e il reclutamento di professori giovani;
- Salute: viene disposta la riattivazione della definizione dei livelli essenziali di assistenza e la riforma della libera professione dei medici (intramoenia);
- Internazionalizzazione: vengono previsti nuovi incentivi per attrarre investimenti esteri e la razionalizzazione della rete italiana all’estero (Ambasciate, Camere di Commercio, sedi ICE ed ENIT);
- P.A.: dovrà essere approvato il D.D.L. anticorruzione e dovrà aver luce la seconda fase della spending review. Inoltre dovrà essere armonizzata la disciplina di riforma del mercato del lavoro privato con quella del lavoro pubblico;
- Sicurezza: dovrà essere promossa la direttiva UE sul reciproco riconoscimento delle decisioni di sequestro e confisca dei beni in assenza di condanna penale e dovrà essere ottimizzata la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
- Servizi pubblici locali: verrà ridefinito un quadro normativo coerente e integralmente attuativo del diritto comunitario;
- Crescita sostenibile: è stata prevista la finalizzazione di progetti di investimento in infrastrutture per 15 miliardi e la finalizzazione della Strategia energetica nazionale;
- Ambiente e territorio: dovranno essere riprogrammati i circa 3 miliardi di fondi comunitari per il Sud e dovrà essere approvato il piano nazionale per ridurre le emissioni di Co2;
- Famiglia: viene prevista la riforma dell’ISEE e la revisione delle detrazioni fiscali a vantaggio della famiglia;
- Immigrazione: è stata prevista la revisione del Testo Unico sull’Immigrazione nella parte relativa all’integrazione e il potenziamento della collaborazione con i Paesi del Nord-Africa e accordi con Cina e Marocco. (Il Sole 24 Ore del 25 agosto 2012, pag. 3, Marco Rogari )