A seguito dell’emanazione delle due circolari dell’Agenzia delle Entrate sulla comunicazione dei beni in uso ai soci, le società interessate iniziano a valutare l’applicazione delle disposizioni introdotte dal D.L. n. 138 del 2011 in vista delle prossime scadenze di fine anno.
Infatti, oltre agli eventuali ricalcoli dell’acconto di novembre, soci e società devono considerare i possibili interventi correttivi anche alla luce delle novità fiscali annunciate per il 2013.
La casistica si focalizza sugli autoveicoli, sugli immobili e sui beni di lusso e, in particolare per le prime, si segnala che deve essere operata una distinzione tra:

  • auto in uso promiscuo a soci amministratori o dipendenti, per le quali, in vista della stretta sulla deduzione dei costi (dal 40 al 27,5 per cento) in vigore dal 2013, è opportuno valutare l’intestazione personale con utilizzo del sistema dei rimborsi a piè di lista;
  • auto in uso personale a soci non amministratori o a loro familiari; anche in questa ipotesi viene suggerita l’intestazione personale dei beni, valutando però le conseguenze in termini di redditometro;
  • auto dell’imprenditore individuale; in tale ipotesi non si suggerisce un intervento, in considerazione del fatto che l’intestazione aziendale dell’auto è legittima e il presunto reddito diverso verrà probabilmente azzerato dalla quota indeducibile delle spese aziendali. (Il Sole 24 Ore del 3 ottobre 2012, pag. 20, Luca Gaiani )