Il Consiglio dei Ministri di ieri, nell’approvare il Decreto Sviluppo Bis, ha delineato le caratteristiche delle nuove start up innovative.
In particolare è stato previsto che per quest’ultime:

  • la maggioranza del capitale sociale e dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria deve essere detenuto da persone fisiche;
  • la società deve essere costituita e operare da non più di 48 mesi;
  • la società deve avere la sede principale dei propri affari e interessi in Italia;
  • il totale del valore della produzione annua, a partire dal secondo anno di attività, non deve superare i 5 milioni di euro;
  • la società non deve distribuire, o aver distribuito, utili;
  • la società deve avere quale oggetto sociale esclusivo, lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • la società non deve essere stata costituita per effetto di una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.

Inoltre la start up deve soddisfare almeno uno dei seguenti criteri:

  • sostenere spese in ricerca e sviluppo in misura pari o superiore al 30 per cento del maggiore tra il costo e il valore della produzione;
  • impiegare personale altamente qualificato per almeno un terzo della propria forza lavoro;
  • essere titolare o licenziataria di una privativa industriale connessa alla propria attività.

Infine il decreto ha definito anche i c.d. «incubatori certificati» che verranno predisposti per offrire servizi e sostenere la nascita e lo sviluppo delle nuove start up innovative. (Italia Oggi del 5 ottobre 2012, pag. 23, Christina Feriozzi )