Al Ministero dell’Economia si sta studiando una soluzione per evitare il proliferare del contenzioso in relazione all’IVA che lo Stato pretende sulla TIA (la tariffa ambientale che in molti Comuni ha sostituito la tassa rifiuti TARSU).
La problematica viene affrontata nell’ambito dei lavori sulla preparazione della legge di stabilità: si suppone che i termini della questione siano sulle compatibilità fra questo intervento e i conti pubblici ma anche sulla necessità di superare il caos legato all’intreccio fra regole fiscali e regole sui rifiuti.
In particolare i tecnici starebbero lavorando innanzitutto ad una ricognizione dei vincoli di bilancio e giuridici legati ad un’eventuale cancellazione dell’IVA sulla TIA; solo in un successivo momento sarà valutato il da farsi.
Comunque, con molta probabilità, l’ostacolo maggiore è di carattere finanziario: preoccupa la perdita di gettito, in conti pubblici ormai “blindati” per non “perdere il controllo” dello spread. (Il Sole 24 Ore del 5 ottobre 2012, pag. 15, Maurizio Caprino )