Per le operazioni effettuate dal 1° gennaio 2013, i soggetti che intrattengono rapporti con l’estero devono verificare quattro elementi per documentare correttamente le cessioni e gli acquisti di beni o le prestazioni di servizi.
In particolare, le prime due verifiche riguardano:

  • l’individuazione del luogo nel quale l’operazione è territorialmente rilevante ai fini IVA;
  • la natura dell’operazione.

Per le prestazioni di servizi, pertanto, si tratta di accertare se il servizio è  “generico” o “specifico”, mentre per le transazioni riguardanti beni mobili occorre verificare se l’operazione è qualificabile come cessione/acquisto interno oppure intracomunitario. Invece, per le altre due verifiche rileva:

  • il momento d’effettuazione dell’operazione (al fine di rispettare la tempistica della relativa documentazione);
  • lo status comunitario o extracomunitario della controparte, oltre che la sua qualifica come debitore dell’imposta (utili per la corretta indicazione delle annotazioni obbligatorie nella fattura o nell’autofattura). (Il Sole 24 Ore del 25 febbraio 2013, Norme e Tributi, pag. 1, Massimo Sirri, Riccardo Zavatta )