L’Agenzia delle Entrate ha implementato un sistema di rating che calcola la sostenibilità delle controversie in essere con i contribuenti, sulla base degli orientamenti prevalenti della giurisprudenza di legittimità.
L’obiettivo a cui punta l’Agenzia delle Entrate è quello di migliorare l’indice di vittoria in giudizio e ciò richiede necessariamente una sistematica ricognizione delle questioni da non sostenere in giudizio. A disposizione degli uffici sono state fornite una serie di casistiche in cui è opportuno abbandonare il contenzioso. Fra le più significative si segnalano:

  • gli avvisi di accertamento emessi sulla base di studi di settore senza lo svolgimento del preventivo contraddittorio;
  • il diniego sistematico del rimborso dell’Irap dovuta da agenti di commercio, promotori finanziari e medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale senza autonoma organizzazione;
  • il diniego dell’esenzione dalle imposte di registro, di bollo e da ogni altra tassa per disposizioni patrimoniali in favore dei figli, effettuate in adempimento di accordi di separazione e divorzio;
  • il diniego del rimborso delle ritenute applicate sui dividendi in uscita verso Stati UE ad annualità prima del 2008;
  • il diniego del rimborso dell’imposta sostitutiva per la rideterminazione del valore dei terreni o partecipazioni versata in occasione di una precedente rivalutazione. (Il Sole 24 Ore del 27 febbraio 2013, pag. 23, Cristiano Dell’Oste, Giovanni Parente )