Il prossimo Consiglio dei ministri dovrebbe deliberare il rinvio al 2014 della Tares.
Il Ministero dell’Ambiente avrebbe messo a punto una bozza di decreto che riporta in vigore per il 2013 la Tarsu e la Tia, a seconda delle scelte adottate dagli enti locali negli anni passati, e lega a questi prelievi la maggiorazione locale da 30 centesimi al metro quadrato, elevabile a 40, per finanziare i servizi indivisibili.
Il rinvio pre-elettorale della prima rata della Tares a luglio 2013 sta provocando una crisi di liquidità alle aziende della raccolta rifiuti che stanno chiedendo anticipi ai comuni per garantire almeno il pagamento degli stipendi dei propri dipendenti. Molti comuni però non hanno risorse finanziarie da anticipare alle imprese della raccolta rifiuti.
Il Governo si trova pertanto costretto ad emanare un decreto di emergenza per evitare il blocco dell’attività di raccolta rifiuti per carenza di liquidità nelle aziende della raccolta rifiuti. (Il Sole 24 Ore del 27 marzo 2013, pag. 15, Gianni Trovati )