L’autore si sofferma sulle conseguenze dell’afflusso dei dati che gli intermediari finanziari stanno trasmettendo in questi giorni all’anagrafe dei conti con riferimento al 2011.
Il completamento di questa attività darà il via alle elaborazioni che l’Agenzia delle Entrate sarà in grado di fare sulla posizione fiscale di ogni contribuente per individuare i soggetti a maggior rischio di evasione.
Viene altresì chiarito che le iniziali incertezze sono state superate con il provvedimento di attuazione del 25 marzo 2013 nel quale sono state precisate le informazioni che vengono trasmesse al Fisco e ha permesso di capire in modo più puntuale quale sarà l’utilizzo reale che l’Agenzia potrà fare di queste informazioni.
In particolare, le anomalie e gli incroci patrimoniali e dichiarativi consentiranno al Fisco di creare le liste di controllo e di attivare attività istruttorie di accertamento: le strutture centrali potrebbero direttamente attivare sul contribuente dei controlli standardizzati (redditometro); oppure gli uffici periferici potrebbero attivare ulteriori analisi o controlli interni, oppure inviare ai contribuenti questionari o aprire presso il contribuente una vera e propria verifica fiscale. (Il Sole 24 Ore del 26 giugno 2013, pag. 19, Benedetto Santacroce )