Con la conversione in legge del D.L. del Fare (D.L. n. 69 del 2013) sono state previste diverse misure a favore delle imprese; in particolare l’autore si sofferma, illustrandone il contenuto, su:

  • il potenziamento della dotazione del fondo per la controgaranzia dei prestiti destinati alle PMI;
  • gli incentivi c.d. «nuova Sabatini», consistenti in finanziamenti agevolati per microimprese e PMI per l’acquisto, anche tramite leasing, di macchinari, impianti e attrezzature (inclusi gli investimenti informatici), nonché beni strumentali d’impresa, purché nuovi di fabbrica;
  • i contratti di sviluppo (ex D.L. n. 112 del 2008) nel settore industriale, riguardanti Regioni attualmente prive di copertura finanziaria;
  • i distributori di carburante, per i quali è stata modificata la disciplina della deduzione forfettaria: ora il parametro dei ricavi è stato sostituito con quello del volume d’affari;
  • la Robin tax per la quale viene estesa la portata applicativa dell’addizionale IRES introdotta dal D.L. n. 112 del 2008 (a pagarla saranno le imprese energetiche con ricavi superiori a 3 milioni di euro annui (non più 10 milioni) e con un reddito imponibile di almeno 300 mila euro (non più un milione));
  • gli incentivi bioliquidi sostenibili;
  • gli appalti, per i quali è stato introdotto l’obbligo (non più la facoltà, come inizialmente ipotizzato) di pagare in anticipo all’appaltatore il 10 per cento del prezzo contrattuale. La norma transitoria, in vigore fino al 31 dicembre 2014, si applicherà ai lavori che rientrano nell’applicazione del Codice degli appalti pubblici; e, infine,
  • l’indennizzo da ritardo della P.A.: l’indennizzo è pari a 30 euro per ogni giorno di ritardo, fino ad un massimo di 2.000 euro.
    (Italia Oggi del 20 agosto 2013, pag. 21, Valerio Stroppa )