Manca meno di un mese alla scadenza del 12 dicembre per la presentazione della comunicazione dei “finanziamenti” e delle “capitalizzazioni” concessi alla ditta individuale dai familiari dell’imprenditore o alla società dai soci.

Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate non ha ancora chiarito i tanti dubbi sui dati da indicare nel modello.

Si ricorda che l’adempimento deve essere espletato da chi esercita «attività di impresa, sia in forma individuale che collettiva» e devono essere comunicati «i dati delle persone fisiche soci o familiari dell’imprenditore che hanno concesso all’impresa» nel 2012, «finanziamenti o capitalizzazioni per un importo complessivo, per ciascuna tipologia di apporto, pari o superiore» a 3.600 euro.

In merito ai soggetti finanziatori, considerando che la norma obbliga a comunicare «i dati delle persone fisiche soci o familiari dell’imprenditore che hanno concesso all’impresa» i «finanziamenti» o le «capitalizzazioni», non vanno comunicati i versamenti effettuati direttamente dal titolare della ditta individuale (anche familiare o coniugale), che ha finanziato la propria impresa. Pertanto, per le ditte vanno comunicati solo gli apporti dei «familiari dell’imprenditore» e non quelli effettuati da quest’ultimo.

Per quanto riguarda le società, invece, non vanno comunicati i versamenti del socio non persona fisica ovvero dal familiare del socio della società: in quest’ultimo caso, la “capitalizzazione” dell’ente da parte del parente del socio non sarebbe consentita civilisticamente, in quanto solo i soci possono versare a patrimonio netto. (Il Sole 24 Ore del 15 novembre 2013, pag. 27, di Luca De Stefani)