In materia di redditometro il parere del Garante della privacy prescrive una serie modifiche per rendere conforme lo strumento antievasione alle norme sulla riservatezza dei dati personali.

Il reddito del contribuente potrà essere ricostruito utilizzando unicamente spese certe e spese che valorizzano elementi certi (possesso di beni o utilizzo di servizi e relativo mantenimento) senza utilizzare spese presunte basate unicamente sulla media Istat.

L’azione dell’Amministrazione finanziaria dovrà sostanzialmente risultare fondata sul contenuto dell’accertamento sintetico cosiddetto puro, basato sulle spese effettive del contribuente e sugli incrementi patrimoniali, ai quali valori si potrà sommare, per taluni casi, il valore del fitto figurativo. (Il Sole 24 Ore del 23 novembre 2013, pag. 21, di Dario Deotto)