Il decreto Salva Roma ter (D.L. n. 16 del 2014 ) è stato convertito in legge dal Senato senza alcuna modifica rispetto al testo ampiamente modificato dalla Camera dei Deputati.

In particolare si evidenzia che gli interventi correttivi più significativi sono stati fatti sulla TASI e sulla TARI.

Per la prima è stato previsto, oltre alla possibilità di aumentare le aliquote sopra i tetti massimi fino allo 0,8 per mille, un ambito di applicazione più definito, con l’esclusione dei terreni agricoli e il recupero di gran parte delle esenzioni già previste per l’imposta municipale.

Per quanto riguarda la TARI, al cui pagamento saranno obbligati i produttori di rifiuti assimilati, cambiano anche le modalità di riscossione e di versamento: la TASI si pagherà come l’IMU, ovvero in due rate, con scadenza al 16 giugno e al 16 dicembre, salvo che il contribuente non preferisca versare subito tutto in un’unica soluzione.

Tuttavia, per il 2014, le regole per il versamento si complicano e distinguono le prime case dagli altri immobili: infatti, per il solo 2014, sugli immobili diversi dall’abitazione principale, qualora il Comune non abbia deliberato una diversa aliquota entro il 31 maggio, la prima rata andrà versata applicando l’aliquota base (1 per mille) e il versamento della rata a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno dovrà essere eseguito a conguaglio sulla base delle deliberazioni pubblicate entro il 28 ottobre.

Invece, sempre per il 2014, per le prime case, si pagherà tutto in un’unica rata entro il 16 dicembre, salvo il caso in cui la deliberazione del Comune sia pubblicata sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze entro il 31 maggio.

Rimane, invece, sostanzialmente invariata la disciplina dell’IMU: l’unica novità riguarda gli immobili oggetto di multiproprietà, per i quali il versamento deve ora essere effettuato dall’amministratore. (Italia Oggi del 1 maggio 2014, pag. 27, di Matteo Barbero)