Con una direttiva del 15 maggio scorso la Guardia di Finanza ha fornito chiarimenti in merito alla nuova disciplina dettata per il ravvedimento operoso dalla legge di Stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190). Innanzitutto, le Fiamme Gialle dovranno preoccuparsi di consultare le banche dati prima di iniziare una verifica, al fine di verificare se per talune violazioni il contribuente ha nel frattempo aderito al ravvedimento. Se invece il ricorso a tale istituto avviene nel corso della verifica, il contribuente sarà tenuto a fornire agli accertatori i documenti che comprovano l’avvenuto adempimento. Infine, nel caso in cui il contribuente proceda a regolarizzare violazioni già riscontrate e verbalizzate in un verbale di verifica giornaliero dalla Guardia di Finanza, quest’ultima dovrà darne atto nel successivo verbale. (Il Sole 24 Ore del 27 maggio 2015, pag. 40, di Laura Ambrosi )