Lo spesometro quest’anno si presenta con due nuove criticità. L’adempimento deve essere assolto entro il prossimo 30 aprile e l’autore evidenzia che per risolvere il problema della precedente edizione relativo alla scelta delle fatture superiori a 3.000 euro, se ne sono creati altri due, non meno gravosi, considerando anche che la norma istitutiva dello spesometro conteneva l’avvertenza di «limitare al massimo l’aggravio per i contribuenti». Nel dettaglio viene evidenziato che:
  • i commercianti al minuto dovranno inviare i dati di tutte le fatture (anche se di importo pari o inferiore a 3.600 euro, IVA compresa), non registrate singolarmente nel registro IVA vendite, ma annotate nel registro dei corrispettivi, e
  • tutti i contribuenti sono obbligati ad inviare anche le fatture emesse o ricevute, di importo inferiore a 300 euro e registrate nei documenti riepilogativi (questo adempimento riguarda soprattutto i medici e gli altri operatori sanitari, i quali non potendo certificare i corrispettivi con gli scontrini o le ricevute fiscali, devono sempre emettere fattura). (Il Sole 24 Ore del 20 febbraio 2013, pag. 21, L.D.S. )