Il disegno di legge per la riforma del mercato del lavoro mira a finanziarsi anche con il sistema di gestione del parco auto delle imprese e dei professionisti, aumentandone in misura piuttosto consistente i costi.
Vengono infatti previsti nuovi limiti di deducibilità delle spese relative ai veicoli (dalle autovetture ai ciclomotori) non utilizzati esclusivamente come beni strumentali per l’attività produttiva con, in particolare, una riduzione:

  • dal 40 al 25,7 per cento per i veicoli ad uso promiscuo, sia per le imprese che per i professionisti;
  • dal 90 al 70 per cento per i veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti.

Tali modifiche entreranno in vigore a partire dal periodo d’imposta 2013, periodo per il quale è prevista anche la rideterminazione degli acconti dovuti. (Il Sole 24 Ore del 6 aprile 2012, pag. 3, Marco Bellinazzo )