Il maxiemendamento al D.L. n. 16/2012, approvato dal Senato ed in corso di conversione alla Camera, modifica il regime di tassazione delle borse di studio.
Le somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale concorreranno a formare il reddito per la parte eccedente 11.500 euro. La tassazione attualmente in vigore prevede invece che tali somme costituiscono reddito per l’intero ammontare, riconoscendo però la detrazione ex art. 13, comma 1, del Tuir.
Il maxiemendamento prevede inoltre che le somme corrisposte a titolo di borsa di studio per gli importi eccedenti l’ammontare di 11.500 euro, siano qualificabili come reddito assimilato a quello di lavoro dipendente anche in deroga a specifiche disposizioni che ne prevedono l’esenzione o l’esclusione. (Il Sole 24 Ore dell’11 aprile 2012, pag. 22, Alessandro Antonelli, Alessandro Mengozzi )
Il maxiemendamento prevede inoltre che le somme corrisposte a titolo di borsa di studio per gli importi eccedenti l’ammontare di 11.500 euro, siano qualificabili come reddito assimilato a quello di lavoro dipendente anche in deroga a specifiche disposizioni che ne prevedono l’esenzione o l’esclusione. (Il Sole 24 Ore dell’11 aprile 2012, pag. 22, Alessandro Antonelli, Alessandro Mengozzi )