In tema di IMU, qualora l’immobile adibito ad abitazione principale abbia più di una “pertinenza”, il calcolo dell’imposta ha qualche particolarità in più.
Secondo il testo del Decreto Salva Italia, infatti, «per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate» (articolo 13, comma 2). Pertanto dovrà essere verificato se e quante pertinenze ci sono per ognuna delle categorie indicate, così da poter calcolare e pagare correttamente l’imposta.
In particolare, se ci fossero due box auto, il secondo deve essere tassato con il regime ordinario (0,76 per cento) e sarà necessario calcolare la quota di gettito statale.
Inoltre, vi è un altro fattore di complicazione. Nel Decreto Salva Italia viene riportato che tutte le regole si applicano alle pertinenze «anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo», di conseguenza, stando alla lettera della legge, nel caso di un’abitazione principale con cantina e soffitta incorporate (e con una rendita catastale unica) l’agevolazione dovrebbe applicarsi solo ad una delle due pertinenze, dal momento che entrambe sono censibili nella stessa categoria C/2. (Il Sole 24 Ore del 23 aprile 2012, pag. 4, Cristiano Dell’Oste, Franco Guazzone )
In particolare, se ci fossero due box auto, il secondo deve essere tassato con il regime ordinario (0,76 per cento) e sarà necessario calcolare la quota di gettito statale.
Inoltre, vi è un altro fattore di complicazione. Nel Decreto Salva Italia viene riportato che tutte le regole si applicano alle pertinenze «anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo», di conseguenza, stando alla lettera della legge, nel caso di un’abitazione principale con cantina e soffitta incorporate (e con una rendita catastale unica) l’agevolazione dovrebbe applicarsi solo ad una delle due pertinenze, dal momento che entrambe sono censibili nella stessa categoria C/2. (Il Sole 24 Ore del 23 aprile 2012, pag. 4, Cristiano Dell’Oste, Franco Guazzone )