La circolare n. 24/E del 15 giugno 2012, che ha fornito chiarimenti sulle modalità applicative della nuova disciplina dei beni concessi in godimento a soci o familiari, ha confermato la validità delle regole di tassazione contenute nel Tuir in caso di uso promiscuo dei beni aziendali concessi a lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi.
Pertanto il socio, anche amministratore, al quale viene attribuito l’utilizzo di un automezzo della società, continua a essere tassato per il fringe benefit nella misura del 30% di 15 mila chilometri con la deducibilità in capo all’impresa del 90% dei costi auto sostenuti. In questa ipotesi potrebbe non essere necessario procedere alla comunicazione del bene concesso in godimento.
Un’altra precisazione significativa fornita dall’Ammnistrazione finanziaria riguarda il socio di società di persona. In tale situazione il maggior reddito derivante dall’utilizzo personale del bene di impresa va considerato reddito di partecipazione per effetto dell’indeducibilità del relativo costo e pertanto non dovrebbe generarsi un’ulteriore quota di reddito da tassare in capo al socio come reddito diverso. (Italia Oggi del 20 giugno 2012, pag. 30, Duilio Liburdi )