Dalla relazione tecnica alla Legge di Stabilità, che nei prossimi giorni il Governo depositerà in Parlamento, emergono alcune novità.
In particolare si segnala che dall’introduzione di una franchigia di 250 euro per gli oneri deducibili sono esclusi, anche i contributi per colf e badanti («addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare»). Questo esonero si aggiunge a quelli già noti per i contributi previdenziali e assistenziali, per i contributi versati alle forme pensionistiche complementari e le erogazioni liberali in denaro, fino all’importo di 1.032,91 euro, a favore dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero della Chiesa cattolica italiana.
Inoltre non subiscono il taglio di 250 euro le erogazioni liberali in denaro (entro lo stesso limite) verso l’Unione delle Chiese cristiane avventiste, le Assemblee di Dio in Italia e le Chiese rappresentate dalla Tavola valdese.
Invece, per quanto riguarda gli oneri detraibili, la legge di stabilità prevede sia una franchigia di 250 euro per ciascuna detrazione, sia l’introduzione di un tetto di 3.000 euro massimo di spesa complessiva.
Tuttavia, a quest’ultima regola, ci sono due eccezioni: nel novero delle spese sottoposte alla franchigia di 250 euro non rientrano quelle per l’acquisto di cani guida e quelle sostenute per servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordi (permane, invece, il tetto massimo di 3.000 euro).
La situazione opposta si delinea, invece, per le spese sanitarie, alle quali non si applica il tetto massimo; inoltre, per le spese mediche, la franchigia di 250 euro di fatto raddoppia quella attuale.
Infine, rimangono escluse dalla revisione della Legge di Stabilità le detrazioni legate ai carichi di famiglia, lavoro dipendente e pensione e le spese per gli interventi di recupero edilizio e per i lavori diretti alla riqualificazione energetica degli edifici. (Il Sole 24 Ore del 16 ottobre 2012, pag. 7, Marco Bellinazzo )