Dall’analisi delle delibere di molti comuni capoluoghi di provincia emerge che la maggioranza degli enti locali esaminati ha optato per l’applicazione delle aliquote Imu massime disponibili.
In media l’aliquota Imu ordinaria nei capoluoghi di provincia risulterà pari allo 0,97%, rispetto allo 0,76% con cui è stato calcolato l’acconto su tutti gli immobili diversi dalla prima casa. In molti casi i proprietari di seconde case e abitazioni sfitte si troveranno ad applicare l’aliquota più alta possibile, cioè l’1,06%.
Alcuni capoluoghi di provincia non hanno ancora approvato le delibere comunali Imu e lo dovranno fare sul filo di lana prima del termine previsto del 31 ottobre 2012.
I ritardi nell’emanazione delle delibere comunali Imu sono dipesi dalla necessità di far quadrare il bilancio dell’ente locale tenendo conto sia del gettito incassato con l’acconto Imu di giugno sia dei continui tagli alle risorse destinate ai Comuni, operati attraverso le varie manovre del Governo susseguitesi nell’ultimo anno. (Il Sole 24 Ore del 29 ottobre 2012, pag. 2, Andrea Biondi, Cristiano Dell’Oste, Valentina Maglione, Valentina Melis, Giovanni Parente, Valeria Uva )