Il D.L. n. 76/2013 ha di fatto introdotto la possibilità del lavoro retribuito con i voucher alle imprese e agli studi professionali, per gestire i rapporti di piccola entità, anche in alternativa a formule contrattuali più tradizionali come il contratto a termine. In particolare non si prevede più che il rapporto gestito con i voucher abbia una natura meramente occasionale, ma è solo necessario che sia rispettato il valore economico della prestazione, che non può superare 2mila euro netti all’anno per ciascun lavoratore (corrispondenti a euro 2.666,66 euro lordi), ovvero 5mila euro netti nell’ambito dei rapporti tra privati (corrispondenti a 6.666,66 euro lordi). L’impresa che vuole utilizzare i voucher deve registrarsi sulla piattaforma telematica dell’Inps e la denuncia preventiva delle prestazioni di lavoro accessorio deve essere resa nei giorni che precedono l’inizio della prestazione o nel giorno stesso, ma prima della prestazione.

(Il Sole 24 Ore del 30 settembre 2013, Norme e Tributi, pag. 9, Enzo De Fusco, Marco De Santis )