Dopo la pausa dovuta alla crisi dei giorni scorsi, il Governo deve ora recuperare terreno e confrontarsi con un’intensa agenda parlamentare.
Due sono le scadenze da monitorare:

  • la conversione del D.L. n. 102 del 2013 che cancella l’acconto di giugno e
  • la Legge di Stabilità che dovrà introdurre la Service tax dal 2014 e potrebbe anche decidere le sorti del saldo Imu di dicembre.

Tuttavia si evidenzia che i primi segnali non sono incoraggianti, sia per il numero di emendamenti (468) che sono stati depositati ieri nelle Commissioni Bilancio e Finanze, sia per le distanze che ancora si registrano tra PD e PdL.
Tra le proposte di modifica già presentate ne spicca proprio una dei democratici che chiede di limitare la cancellazione della prima rata Imu agli immobili con rendita catastale inferiore ai 750 euro. Facendo pagare la prima rata ai proprietari di immobili oltre tale soglia, secondo i suoi sottoscrittori, si potrebbero recuperare 1,2 miliardi. (Il Sole 24 Ore del 4 ottobre 2013, pag. 10, di Eugenio Bruno)